“Voglio dire grazie per la collaborazione e il continuo appoggio ricevuto da Simona, Gianluca e da tutto il team, senza di loro nulla sarebbe stato possibile, abbiamo fatto un lavoro incredibile. Grazie anche a Pedro Pablo Gomez Martinez Establos Al-Shaalan proprietario del cavallo che monterò per la gara. Questo sarà il mio primo Campionato del mondo e portare a Pisa i colori del Fuxiateam e quelli del Cile mi riempie di gioia e di orgoglio. Sono entusiasta e pronto per partire, darò il meglio per tutte le persone che credono in me e che non voglio deludere”.
A rileggerlo oggi, quel post dell’8 maggio sulla pagina Facebook di Italia Endurance Stables & Academy, fa un certo effetto, anzi un grande effetto. Fa pensare, davvero, che volere è potere e che lo sport è uno dei mondi più indicati per scrivere le pagine più belle della propria storia.
I protagonisti di questa storia sono Boni Bejamin Viada de Vivero e As Embrujo, che hanno orgogliosamente scritto i propri nomi sull’albo d’oro del Campionato del mondo di endurance. Hanno conquistato la medaglia di bronzo al termine dei 160 chilometri del Longines FEI Endurance World Championship 2021 di San Rossore, dopo una gara che definire magistrale è comunque riduttivo. All’esordio in una prova iridata, il 26enne cavaliere cileno del Fuxiateam e il castrone baio del 2012 hanno brillato di luce propria e sovvertito ogni genere di pronostico. Alle spalle dei due portacolori degli Emirati Arabi Uniti, Al Kitbi medaglia d’oro e Al Faresi argento, c’è proprio il binomio cresciuto nel Fuxiateam dove Boni, responsabile degli allenatori nella scuderia creata ad Agello (Perugia) da Gianluca Laliscia e da sua moglie Simona Zucchetta, ha messo a punto la preparazione di As Embrujo insieme al veterinario Angelo Paris. “Questa medaglia – ha commentato Boni nell’intervista rilasciata subito dopo l’arrivo a Fei.tv – è stata una stupenda sorpresa e la dedico a tutti coloro che mi hanno aiutato a guadagnarla. As Embrujo ha solo otto anni e abbiamo lavorato molto per qualificarlo per questo Mondiale. In questa gara è stato fantastico. Mi ha veramente stupito”.
Stupore accresciuto dall’orgoglio e dalla soddisfazione per aver gestito la gara in maniera impeccabile anche dal punto di vista tattico nell’intero arco dei 160 chilometri. La scelta iniziale di tenere il ritmo del gruppo di testa ha trovato conferme giro dopo giro al punto tale che Boni ha potuto chiedere il meglio ad As Embrujo proprio nel finale, quando molti degli altri binomi che viaggiavano nelle prime posizioni sono stati costretti a ridurre il ritmo per tagliare il traguardo e superare il controllo veterinario finale. Sempre in crescendo la gara del binomio del Fuxiateam: 23esimo al primo giro, 17esimo al secondo, 16esimo al terzo decimo al quarto, sesto al quinto e terzo, per una storica medaglia di bronzo, all’arrivo. Bravo Boni, grande As Embrujo e applausi a tutto il Fuxiateam.