MIRIAM PARADISI ALL´UEET: SARA´ IL NOSTRO SCOUT

PERUGIA – E´ valore aggiunto a tutti gli effetti, quello che si è garantito l´Umbria Endurance Equestrian Team arricchendo il proprio organigramma con Miriam Paradisi (nella foto). Valore aggiunto di non poco conto anche in considerazione dell´originalissima e unica ventata di competenze che andrà ad arricchire il bagaglio già ricco di staff tecnico e cavalieri. Miriam Paradisi enttra infatti a far parte della grande famiglia dell´UEET con il ruolo di scout, una figura finora presente in diversi altri sport, ma non nell´endurance. C´è lo scout nella pallavolo, nella pallacanestro, in qualche squadra di calcio in cui si è finalmente capita l´importanza delle statistiche e dello studio degli avversari, ma ancora non c´era niente del genere nell´endurance. “Penso invece – spiega Miriam – che anche nel nostro sport esistano aspetti tecnico-tattico-statistici sui quali lavorare con l´obiettivo di migliorare ulteriormente le prestazioni dei binomi”. Come si svolge nel dettaglio la tua attività? “Il mio contributo parte dallo studio di tutte le componenti che entrano in gioco durante una gara, vale a dire il tracciato, la sua conformazione sia altimetrica che legata alla superficie vera e propria su cui si corre, le condizioni del nostro cavallo, quelle degli avversari e la loro storia agonistica. Tutto questo messo assieme, unito a un costante confronto con il nostro staff tecnico e il cavaliere, consente di avere un quadro della situazione quanto mai preciso, funzionale a meglio definire o interpretare la tattica di gara”. Miriam lavorerà insomma su una sorta di grande database, in modo tale da considerare non soltanto lo stato di forma proprio, ma anche quello degli altri binomi in relazione all´obiettivo di gara che ci si è posti. “Una cosa è fare una gara per vincere – spiega lo scout UEET – un´altra è puntare a una qualifica a una certa media. Quindi si tratta di monitorare la prestazione sia in fase di preparazione, che durante la corsa vera e propria. Fermo restando, poi, il lavoro che verrà fatto a gara conclusa, quando oltre che ad immagazzinare tutti i dati in modo scientifico, gli stessi dati, incrociati con quelli degli altri partecipanti alla gara, serviranno a ragionare meglio, tutti insieme, su ciò. ce è avvenuto”.

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