SHEIKH MOHAMMED SI AUTOSOSPENDE

PERUGIA – Gesto e scelta non qualunque, quelli decisi da Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum. Il vice presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai, nonché atleta di alto livello e grande mecenate dell’endurance mondiale, si è autonomamente “sospeso” dalla propria attività sportiva in seguito alla scoperta della positività a sostanze dopanti su un proprio cavallo, impiegato in gare di endurance. “Sebbene sia completamente all’oscuro dell’accaduto e condanni la somministrazione di simili sostanze, Sua Altezza ha spontaneamente accettato di riconoscere di essere la persona responsabile dal punto di vista legale”, si legge in una nota ufficiale. Con tutta probabilità, infatti, la scellerata decisione di sottoporre uno dei cavalli di Sheikh Mohammed a pratiche dopanti dovrebbe essere il frutto della decisione – autonoma, inspiegabile e irresponsabile – di qualcuno presente all’interno delle scuderie. Scuderie, che giova ricordarlo, ospitano centinaia e centinaia di cavalli e decine e decine di persone. Non è secondario neanche sottolineare che la positività del cavallo è emersa nel corso dei consueti controlli che lo staff sanitario di Sheikh Mohammed – proprio per debellare e combattere pratiche irregolari – opera sui propri cavalli. Verifiche puntuali, con tanto di esami accurati, che specialisti provenienti da Dubai effettuano periodicamente anche sui cavalli di Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum in allenamento presso le strutture dell’Umbria Endurance Equestrian Team. In conseguenza alla decisione di Sheikh Mohammed, la presidente della Fei, principessa Haya di Giordania, ha annunciato il congelamento del proprio incarico in seno alla stessa federazione internazionale in attesa del verdetto della commissione disciplinare.

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